Come innaffiare le piante in casa nel modo migliore, sopratutto quando si va in vacanza? Questa è la domanda che mi sono sentita fare più spesso in venti anni di lavoro nel garden.
Rispondere ad un quesito del genere è tutt’altro che semplice. Troppi sono gli errori che si possono commettere:
- dopo l’innaffiatura, l’ acqua che rimane sul fondo a ristagnare va subito tolta
- la pianta assorbe più o meno acqua a seconda della stagione, quindi bisogna sapersi regolare
- la pianta assorbe più o meno acqua a seconda della luminosità della posizione in cui si trova
- ogni pianta ha la sua esigenza di acqua
- è buona regola che il terriccio si asciughi tra una innaffiatura e l’altra
- evitare che il terreno rimanga troppo a lungo asciutto
- è fondamentale che l’acqua venga distribuita uniformemente su tutto il pane di terra
Queste sono le regole principali per una innaffiatura ottimale. Ma il punto chiave sta nel ” sapersi regolare”. La vita frenetica di oggi, ci costringe a svolgere questo compito in maniera frettolosa ed irregolare. Molto spesso accade di accorgersi che la pianta è avvizzita, il terreno è troppo asciutto e pensiamo di porvi rimedio inzuppandolo. Niente di più sbagliato. Ricordiamoci sempre che una pianta che ha sofferto la mancanza di acqua ha buone possibilità di ripresa, ma se le radici marciscono non ci sarà più niente da fare.
Quando arriva poi il momento di andare in vacanza, si aggiunge anche il grandissimo problema di dovere trovare la persona giusta che ci sostituisca in questa incombenza.
Il metodo che vi propongo nel video che segue, renderà l’innaffiatura tecnicamente perfetta e sarà la soluzione migliore durante la vostra vacanza. L’acqua verrà distribuita per capillarità donando al terreno una umidità costante ed omogenea. Non avrete più lo stress di dovere azzeccare quanta acqua e quando darla. Basterà soltanto tenere sotto controllo il livello della riserva.